Il Giappone non è forse tra le mete più economiche per il viaggiatore low cost, tuttavia anche qui si possono fare delle scelte molto oculate, evitando magari le città più costose come Kyoto e concentrandosi sui piccoli centri, sulla provincia e da qui spostarsi per visitare le mete più storiche del Giappone.
Tra queste, la più caratteristica è sicuramente Nikko, una cittadina di meno di 100.000 abitanti, situata in un regione montuosa a nord di Tokyo. La capitale giapponese, facilmente raggiungibile dall’Italia anche con i voli Emirates, può quindi essere anch’essa una base di partenza di per raggiungere in treno questa stupenda città storica.
Nikko è infatti un concentrato di luoghi storici, alcuni anche molto antichi: il primo tempio a Nikko è stato fondato più di 1200 anni fa, lungo le rive del fiume Daiya. Tuttavia Nikko deve gran parte della sua fama ad una scelta fatta nel 1616 dal morente shogun Ieyasu (fondatore dello shogunato Togukawa), che indicò come sua ultima volontà al suo successore, che fosse costruito un santuario, che sarebbe dovuto diventare una sorta di monito di pace per il Giappone. È da questa volontà che è iniziata la costruzione del Toshogu, che al contrario della maggior parte dei templi e santuari giapponesi, è riccamente decorato e colorato ed è stato incluso nella lista UNESCO.
Si tratta insomma di un complesso davvero unico, che da solo vale un viaggio in Giappone, e comprende oltre una dozzina di edifici buddhisti e shintoisti, immersi in una bellissima foresta. Ma il tuo viaggio a Nikko non si deve limitare al solo, meraviglioso, santuario Toshogu, ma può comprendere anche una serie di altre attrazioni, culturali e naturalistiche. Puoi proseguire quindi per il mausoleo Taiyuinbyo, dedicato a lemitsu, nipote di Ieyasu. Anche il Taiyuinbyo è molto decorato, ma è stato intenzionalmente lasciato più “sobrio” rispetto al Toshogu, voluto appunto dal fondatore dello shogunato Togukawa.
Un’altra meta che non deve mancare è il tempio Rinnoji, il più importante di Nikko. Fu infatti fondato nell’ottavo secolo da Shodo Shonin, il monaco buddista che introdusse all’epoca il buddismo a Nikko. Consigliamo poi di visitare anche la Villa Imperiale Tamozawa ed il ponte rosso Shinkyo, che trovate all’entrata del complesso di templi e santuari di Nikko.
Nikko merita una permanenza di più di un giorno. Oltre a tutto quello di cui abbiamo già parlato, nei dintorni ci sono incantevoli mete naturalistiche: il lago Chuzenji, i pittoreschi terreni pianeggianti e paludosi del Senjogahara, le cascate Ryuzu e Kegon, per finire con una giornata di relax nella città termale di Yumoto con i suoi onsen.