Nella “Città Eterna” sono numerose le osterie e trattorie, ma anche ristoranti d’elite, in grado di proporre piatti tipici della cucina laziale antica o con qualche piccola modifica. Tra i grandi piatti tipici Romani anno innanzitutto ricordati i famosi rigatoni con la pajata, con interiora di manzo o di vitello, cotti in un soffritto molto gustoso. Altro grande piatto è rappresentato dai bucatini all’amatriciana, originari della città laziale di Amatrice in provincia di Rieti. I bucatini sono dei grossi spaghetti bucati al centro, preparati accuratamente con guanciale, pomodorini, peperoncino, vino bianco e l’immancabile pecorino romano grattugiato. Se non li avete ancora assaggiati, affrettatevi a gustare gli spaghetti alla carbonara e quelli “cacio e pepe”, a base di uova, guanciale, pecorino, peperoncino e pepe fresco. Deliziosi sono gli gnocchi alla “semoletta”, preparati con il semolino, una spolverata abbondante di parmigiano e un po’ di burro, gratinati e serviti caldi. Tra i primi spuntano infine le irresistibili fettuccine “paja e fieno”, cucinate con piselli e prosciutto cotto tagliato a dadini.
Se non siete sazi dei magnifici primi, tra i secondi piatti ricordiamo l’abbacchio al forno, l’agnello da latte che prende questo nome dal modo in cui viene stordito prima di essere ammazzato, percosso con un bastone, la trippa con la menta e pecorino, la rinomata porchetta, speziata dal finocchio selvatico e imbottita di lardo, fegato e cuore. Tra i piatti bovini il più famoso è sicuramente la coda alla vaccinara, dove la coda di bue viene tagliata e fatta rosolare con il lardo, lo strutto e gli odori. Immancabili tra i secondi abbiamo il pollo con i peperoni e i carciofi alla giudia, ereditati dalla cucina ebraica, fatti con limone, sale e pepe. Infine, semplici ma squisiti, i saltimbocca alla romana sono un piatto leggero che unisce i sapori del vitello e del maiale.