Se almeno una volta nella vita avete fatto un viaggio all’estero e ci siete passati sotto ve lo sarete di sicuro chiesti. I body scanner fanno male alla salute? Dopo gli attentati dell’11 settembre, moltissimi aeroporti internazionali hanno inserito nuove misure di sicurezza per prevenire gli attacchi terroristici, il body scanner è uno di quelli.
Il più efficace certo, ma anche quello che ha sollevato più obiezioni e discussioni, non solo per questioni di privacy, ma anche per ragioni legate alla salute dei passeggeri dopo che alcuni hanno sollevato il problema dei possibili danni al corpo provocati dal funzionamento della macchina.
Il body scanner è un dispositivo che elabora le immagini del corpo a distanza permettendo di individuare l’eventuale presenza sotto gli abiti di esplosivi o armi.
C’è da dire innanzitutto che la testa è esclusa dal controllo e le immagini dopo i dovuti controlli, sono cancellate automaticamente. Inoltre chi verifica le immagini ssi trova in un’altra stanza e non può vedere chi si sottopone alla scansione.
L’Epic, Electronic privacy information center, ha più volte contestato la reale utilità del body scanner affermando che in realtà sarebbe dannoso per la salute a causa delle radiazioni che produce.
Secondo altri invece le immagini riprese dal body scanner in realtà non sarebbero cancellate immediatamente. La questione è di grande interesse anche perchè i body scanner sono stati sperimentati anche in Italia negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia.
Ne esistono di due tipi diversi: uno è a rilevazione completamente passiva, formata da onde elettromagnetiche che vengono naturalmente prodotte dai corpi dei viaggiatori che attraversano il dispositivo.
Sono molto diversi invece gli apparati a onda millimetrica attivi che illuminano il soggetto con onde elettromagnetiche e poi misurano la riflessione di queste onde sulla superficie del corpo dello stesso. Queste onde in particolare sono in grado di superare lo strato dei vestiti e arrivare in profondità.
