Secondo i dati raccolti dal Telefono Blu ogni anno sono circa 300.000 i viaggiatori che si ritrovano truffati o comunque ingannati nel tipo di vacanza che avrebbero voluto trascorrere. Una situazione molto spiacevole soprattutto per chi progetta le vacanze tutto l’anno e aspetta il viaggio atnto agoniato per riposarsi. Inoltre secondo le stime di Telefono Blu solo il 10% di questi disagi emerge mentre nel restante dei casi i turisti gabbati preferiscono lasciar perdere.
Ecco allora i casi più frequenti di “fregature” da vacanza e come far valere i vostri diritti:
Prima di tutto è utile ricorda che se un turista subisce un danno, a meno che non sia legato a cause di forza maggiore, il tour operator ha l’obbligo di risarcirlo anche se questo è stato provocato dalla compagnia aerea o dall’albergo. Perciò se durante la vostra vacanza avete un qualsiasi problema informate immediatamente l’operatore . Se poi quest’ultimo si rifiuta di aiutarvi è fondamentale che documentiate i disagi subiti con fotografiche, filmati e testimonianze.
Ricordate poi che la richiesta di risarcimento deve essere inoltrata entro 10 giorni dalla data del rientro, con una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al tour operator e per conoscenza all’agenzia dove si è acquistato il pacchetto. Se la vacanza è stata rovinata infatti si può chiedere al rientro il risarcimento per i danni patrimoniali e anche i danni morali.
Siete inoltre protetti anche se la struttura non rispetta le promesse fatte alla partenza. Nel caso di un hotel, ad esempio, se la camera non è quella richiesta, la piscina è inutilizzabile, la colazione non è servita in albergo potete optare fra due diverse possibilità: abbandonare la struttura, chiedendo il doppio della caparra versata, o continuare la vacanza anche con questi disagi e al rientro chiedere il rimborso. Comunque sia ricordate sempre di documentare le carenze con foto e filmati cosicchè sarete semrpe pienamente dalla parte della ragione.
Di VAlentina Vanzini