Inizialmente furono i club privati, con relativa iscrizione e procedure complicate, che permettevano di scambiare la propria casa con qualcun altro per il periodo delle vacanze.
Poi fu la volta di Couch surfing (www.couchsurfing.org) che prometteva e dava la possibilità di “surfare” da un divano all’altro nelle case di tutto il mondo consentendo di trovare un alloggio a prezzi modici e a patto di essere disposti a ricambiare il favore.
A rilanciare l’idea di una vacanza low cost in casa d’altri sono arrivati oggi nuovi siti come Airbnb, Roomrama e 9flats che propongono assistenza on line con call center attivi 24 ore su 24 e meticolosi controlli di sicurezza sui pagamenti e la gestione degli imprevisti per i viaggiatori.
Uno fra i più nuovi e accativanti, Airbnb propone diverse tipologie di abitazione in tutto il mondo, con i prezzi sempre modici che ovviamente variano a seconda delle esigenze.
Da 40 euro al giorno per un appartamentino chic e demodè al centro di Parigi fino a qualche centinaio per soggiornare in un attico con vista sulla torre Eiffel, pianoforte a coda bianco in salotto e Harley Davidson parcheggiata in garage.
Secondo i patti l’agenzia trattiene dal 10 al 6 per cento del costo complessivo e possiede anche un fondo che assicura eventuali danni all’abitazione. I fruitori che hanno provato il servizio sul sito possono esprimere commenti e riportare le loro esperienze di viaggio in giro per il mondo.
Previste recensioni anche per chi affitta, così gli inquilini potranno essere identificati con recensioni positive, referenze scritte e feedback che, se positivi, aumenteranno la sua affidabilità rendendo più facile trovare in futuro una sistemazione.
Inoltre l’ingresso al sito tramite il profilo di facebook segnala i contatti che sono amici anche di chi propone la casa, in modo da avere informazioni ancora più dettagliate.
Di Valentina Vanzini